Sci alpinistico: Traversata Monte Vioz – Monte Cevedale

Ecco l’ultimo dei tratti di cresta che, unito agli itinerari descritti in precedenza (traversata Tresero-San Matteo e traversata Punta Cadini-Cima Vioz) formano la ormai celebre traversata che, mai abbassandosi sotto ai 3000 metri di quota, unisce ben tredici delle più famose vette dell’alta Valtellina. Il primo percorso per cresta dal Tresero al Cevedale fu compiuto dalla comitiva Friedmann, Von Krafft e Christomannos, coi Portatori Compagnoni e Buchsner, il 9 agosto del 1893. Negli anni storici, ma ancora adesso, questa classica fu particolarmente frequentata da alpinisti stranieri, Inglesi e Tedeschi, ma perfino Olandesi, da quanto risultava sui libri di Rifugio delle Capanne Bernasconi e Casati. La traversata delle Tredici Cime è fattibile in entrambi i sensi e generalmente si usa percorrere questa lunga cavalcata in due giorni, utilizzando come posto tappa intermedio il Rifugio Mantova al Vioz. Con buone condizioni della neve e di allenamento è pure possibile effettuarla in un sol giorno, tenendo presente che l’intero percorso richiede, dal Rifugio Berni al Casati, dalle 15 alle 20 ore di marcia.

 

Nei periodi estivi di maggior affollamento è conveniente non programmare il pernottamento nei Bivacchi Seveso, Meneghello e Colombo, per non rischiare di bivaccare all’addiaccio. Svolgendosi il percorso attraverso un lungo arco di cresta, di circa 17 km. di sviluppo, e dovendosi superare numerosi dislivelli, richiede logicamente una certa preparazione fisica. D’altro canto è proprio questo continuo salire e scendere da una vetta all’altra, l’una sempre diversa dall’altra, ora per un pendio ghiacciato, ora per un’aerea crestina, oppure per balze rocciose o più semplicemente per tranquilli declivi, che rende attraente e piacevole la traversata stessa. E non è solo la parte alpinistica che fa delle 13 cime uno splendido itinerario, ma anche il grandioso scenario e le vedute che si susseguono: i contrasti di luci e di ombre sulle tormentate vedrette del bacino dei Forni, le verdi e riposanti vallate alpine sottostanti e le sensazioni di irragiungibilità che danno le più lontane e sconosciute catene montuose. La traversata dal Vioz al Cevedale non presenta difficoltà alpinistiche particolari ed è, rispetto ai due itinerari precedenti, il percorso più frequentato, soprattutto dalle comitive che provengono dal Rifugio Mantova.

Itinerario traversata Monte Vioz – Monte Cevedale:

Dal Rifugio Mantova (3535 mt.) si raggiunge in breve la vetta del Vioz (3645 mt.), dalla quale una lenta e dolce discesa conduce, verso settentrione, al Passo della Vedretta Rossa (3405 mt.). Da qui si risale la rocciosa cresta sud-ovest del Palon da la Mare (3703 mt.), facile ed ormai segnata da un evidente sentiero, sino a toccarne la vetta. Un altrettanto facile discesa su ghiacciaio conduce al Col de la Mare (3442 mt.), poco sopra del quale è ubicato il Bivacco Colombo (3485 mt.). La traversata della biforcuta Cima del M. Rosole (3536 mt.) è divertente e conduce all’omonimo Passo (3502 mt.) dal quale

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Difficoltà: poco difficile
Dislivello: 750 metri
Tempo: ore 4 – 5

 

Tratto dalla guida Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

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