Bormio - escursione nella valle di Fraele

Nel punto più dominante della valle, prima che la strada attuale che sale da Pedenosso s'inoltri pianneggiante nella valle di Cancano, lassù si ergono le Torri di Fraele, ultimo presidio dell'antica rete difensiva di cui era dotata la valle. Le torri, meritevoli di una visita non solo per ammirare l'architettura ma soprattutto per dominare il maestoso panorama che si apre sul ghiacciaio della Cima Piazzi, oltre a fortificare il Passo svolgevano un'importante funzione di vedetta in quanto collegate con segnalazioni alle torri e agli altri castelli distibuiti nella valle sottostante.

Furono i controllori delle Torri di Fraele a segnalare per primi alle popolazioni Lombarde l'arrivo di Federico Barbarossa che scendeva dalla Germania per combattere i Milanesi ed invece fu sconfitto nel 1174 a Legnano dalla lega del Carroccio. Sempre dalle torri arrivò il primo segnale che si stavano avvicinando nel 1629 i Lanzichenecchi apportatori della peste cantata dal Manzoni nei Promessi Sposi.

Diga di S. Giacomo 

Diverse combinazioni, a tutti i livelli, permettono di raggiungere le torri di Fraele; segnaliamo le principali:
Per gli amanti della mountain bike e dei percorsi alternativi, non troppo impegnativi, sicuramente la strada della Decouville è la scelta migliore; il punto di partenza si trova in località Arnoga, sulla strada che porta a Livigno, nei pressi della chiesetta dell'Assunta. Tale percorso, quasi interamente pianeggiante, si snoda tra boschi e abetaie fino a giungere ai piedi delle Torri; lungo il percorso si può godere di un'ottima panoramica sulla Valdidentro.

I più allenati possono invece raggiungere la nostra meta attraverso la "strada di Boscopiano". Nei pressi del chilometro 108 della S.S. dello Stelvio (circa 4 chilometri da Bormio) s'imbocca sulla sinistra un rapido sentiero che scende sino ad attraversare il torrente Braulio; sull'altra sponda s'incrocia la casina di Boscopiano e si prosegue in leggera salita fino al "Grasso di Solena" e da quì ai laghi di Cancano dai quali prosegue una carrozzabile non asfaltata che porta alle torri di Fraele. A questo punto si può ritornare ad Isolaccia o a Premadio seguendo la carrozzabile.

Per le famiglie con bambini o per chi vuole proseguire lungo la valle di Fraele il percorso da poter fare con la propria auto, si snoda attraverso una strada che fu costruita per motivi militari nel corso del conflitto mondiale del 1915-18 e resa successivamente camionabile dall'AEM per consentire i lavori idroelettrici nella valle.

Superando le due torri si giunge al lago delle Scale e dopo poche centinaia di metri appare il lago artificiale di Cancano; a questo punto vi vengono offerte diverse possibilità di passeggiate, brevi, lunghe, o più impegnative: Alpisella, sorgenti dell'Adda, Val Bruna, Val del Gallo e molte altre.
Per terminare ricordiamo che in Val Fraele sono presenti numerosi rifugi e posti di ristoro.
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Bormio
Diga di S. Giacomo
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