
Attorno alle sorgenti sorsero gli ospizi sia per quanti si recavano lassù per le cure sia per quanti necessitavano di ricoveri prima di affrontare la salita verso l'Umbrail e l'Engadina lungo la valle che porta allo Stelvio, oggi la strada carrozzabile più alta d'Europa.
La chiesa di San Martino che ancora esiste presso i Bagni Vecchi di Bormio è sicuramente stata edificata prima del 1200, testimone silente del divenire della storia dell'Alta Valtellina; quelle costruzioni furono poi adattate per ospitare le persone illustri che si recavano a Bormio: nel 1493 fu ospite Leonardo da Vinci "In testa alla Valtolina è la montagna di Bormi. Terribili piene sempre di neve; quì nasce ermellini. A Bormio sono i Bagni".
Nel 1496 fu ospite dei Bagni di Bormio Lodovico il Moro.
Ma l'utilizzo dei Bagni di Bormio a scopo turistico data dalla costruzione della strada dello Stelvio nel 1823 voluta dall'Impero Austro Ungarico per collegare la Lombardia con il Tirolo; Fu allora realizzato l'albergo che ancor oggi domina la valle.
Cure termali e fanghi, recitavano i posters pubblicitari dei Bagni di Bormio nell'800 meta da maggio ad ottobre delle più illustri casate anche d'oltralpe che quì scendevano a passare le vacanze. Ma l'unicità dei Bagni di Bormio è data dalla "Grotta Sudatoria" che entra nella viva roccia per oltre 50 metri passando dal Paradiso, al Purgatorio, all'Inferno in funzione del calore e del vapore che aumentano sempre più; al termine della galleria sgorga una cascata fumante di acqua termale ad oltre 50 gradi.
Grotta Sudatoria: la più affascinante e salutare sauna naturale del Mondo.
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