Rifugio Berni - Passo Gavia

Il rifugio Berni e la cappella.Il Rifugio Berni (2541 mt.), ora di proprietà del CAI di Brescia, fu costruito nel 1933 dal CAI di Mantova con una capienza di una trentina di posti letto; il rifugio venne dedicato al famoso Capitano degli Alpini Arnaldo Berni, caduto eroicamente proprio sul San Matteo durante la Guerra, e più precisamente il 3 settembre 1918. Le spoglie del Capitano, alla pari di quelle di molti suoi Alpini, giacciono ancora insepolte in qualche parte sconosciuta del Ghiacciaio. Il Rifugio Berni, negli anni ottanta venne ampliato e ristrutturato portando la capienza complessiva a una sessantina di posti letto; in realtà, più che di un rifugio vero e proprio, svolge una funzione di piccolo alberghetto essendo situato in prossimità di una strada, e quindi di facile accesso per chiunque. Dall'altra parte del torrente, a poca distanza, si possono osservare i ruderi del vecchio Rifugio Gavia, ormai inservibile ed utilizzato solamente sporadicamente come un ricovero di fortuna.

Costruito nel 1927, a commemorazione di tutti i caduti in questa zona durante la Guerra, giace il monumento a forma piramidale rappresentato da un'aquila di bronzo con le ali spiegate circondata da quattro proiettili collegati fra loro da una catena.

Il Rifugio Berni, è situato in prossimità della S.S: 300, intorno al km 11, appena al di sotto del Passo Gavia; questo valico alpino, ha rappresentato fin dalle epoche preistoriche il collegamento fra i bacini dell'Oglio e dell'Adda e quindi di grande importanza nelle epoche storiche. Bormio, durante i secoli 14^ e 15^ rappresentava un importante scalo per il commercio della Repubblica di Venezia con il Grigione e l'Alemagna; la famosa "Via Imperiale d'Alemagna" proseguiva quindi per la Val Fraele passando attraverso il Valico delle Torri omonime.

La strada attuale che porta al Passo Gavia, correndo sulla sponda sinistra idrografica del torrente, venne ampliata e sistemata durante il 1918 dal Comando Militare per facilitare l'arrivo di pezzi d'artiglieria; precedentemente, il percorso si sviluppava verso il fondovalle fino all'attuale "ponte delle vacche", attraversava il "rin dal ghesc" ed infine passava sull'altra sponda. In molti tratti è ancora ben visibile l'antica pavimentazione a larghe pietre dell'antico percorso.

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Informazioni Rifugio Berni:     Tel: 0342 935456/945589         Email: rifugio.berni@libero.it

 

Tratto dalla guida Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

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