Valfurva: Rifugio Casati

"Anche per chi non può aspirare alle ascensioni di stile sulle magnifiche vette, il toccare il Rifugio Casati davanti ad un mare di ghiaccio ed al cospetto dei più fascinanti colossi delle Alpi Centrali, dà una gioia allo spirito, che più non si cancella dalla memoria". Così scriveva Ulrico Martinelli nella sua Guida Turistica di Bormio del 1931, ed ancor oggi sicuramente, anche se con meno retorica, il Rifugio Casati costituisce non solo un'ottima base di partenza per gli alpinisti, ma anche una ambita meta per gli escursionisti e per chi vuole godere della quasi irreale solitudine di quelle immense distese di ghiaccio che si dipartono dal Passo del Cevedale. Questo Passo di 3.260 metri di quota, il Langenfernerjoch dei tedeschi, è il punto più basso della dorsale meridionale del gruppo dell'Ortles, valicato per la prima volta nel 1864 dal famoso Edmund Von Mojsisovics accompagnato dalle Guide forbasche Luigi Bonetti e Pietro Compagnoni, e da esso si discende in Val Martello. A cavallo tra quest'ultima e la Val di Solda, circa centotrenta metri di dislivello più in basso del Rifugio Casati, vi è il Passo del Lago Gelato (Eisseepass - 3139 mt.), punto obbligato di passaggio nella classica traversata Casati - Solda.

Nel lon tano 1897 su questo Passo fu eretta la Capanna Halle (Hallesche - hutte), di proprietà della omonima Sezione del D.Oe.A.V. (Club Alpino Tedesco - Austriaco), definita vero e proprio "albergo fra i ghiacciai, nelle belle giornate per lo più tutto occupato, sulla via del Cevedale". Quest'ultima fu base militare nella Grande Guerra e fu incendiata nel 1918 dagli austriaci in ritirata e mai più ricostruita (la carta escursionistica 1:50000 Touring la riporta ancora erroneamente). Le pietre dei suoi ruderi servirono, negli anni 1922 - 1923, per la costruzione del Rifugio Casati, eretto grazie al generoso contributo della famiglia di Gianni Casati, caduto a Gorizia in guerra nel 1916. Nel 1929 con l'opera dell'instancabile Guida bormina Giuseppe Tuana, già custode del Rifugio stesso, fu ampliato e, successivamente, più volte risistemato.

Nei più recenti anni sessanta il ghiacciaio conobbe un impianto scioviario ed il Casati diventò sede di una piccola ma rinomata Scuola sciistica estiva di alta montagna, della quale sono ancora testimoni, come fantasmi vaganti, alcuni piloni di sostegno della sciovia, semi - annegati nel ghiaccio. Nel 1985, dopo un ultimo periodo piuttosto infelice, il Rifugio

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Quota: 3254 metri
Località: è situato al margine della larga spalla del Passo del Cevedale, sotto la nevosa cresta della Punta di Solda
Itinerario d'accesso: dal Rifugio Pizzini (2706 mt.) si prosegue lungo la strada gippabile sino a raggiungere la teleferica per il trasporto dei materiali, sita presso un caratteristico laghetto (2832 mt.). Da qui il sentiero estivo si innalza e supera direttamente l'erto pendio di sfasciumi che si presenta di fronte, sino ad uscire al passo del Cevedale, in corrispondenza di una cabina elettrica. Da qui, brevemente, al Rifugio Casati
Ore: 1.30 - 2; dislivello: 550 metri
Il percorso invernale si sviluppa invece, sempre partendo dalla base della teleferica, spostandosi sulla destra, sui ghiacciati pendii che scendono dal Col Pasquale. Aggirato sulla destra il primo, rilevante, costolone roccioso si risale il ripido pendio (pericolo di valanghe con neve non assestata) che porta in un'evidente conca, che si percorre verso nord sino a raggiungere il filo di cresta (dove si è costretti a togliere gli sci), ricongiungendosi al percorso estivo, che conduce al Passo del Cevedale, e quindi al Rifugio Casati.

Il Rifugio è pure raggiungibile dal versante alto - atesino. Da Solda (Bz), tramite la funivia si raggiunge il Rif. Città di Milano (2581 mt.). Da qui, con facile percorso su ghiacciaio, si punta a sud verso la Cima di Solda e, circa a quota 3000 metri, si devia a sinistra per raggiungere il Passo del Lago Gelato (3139 mt.). Costeggiando ora il versante orientale della Cima di Solda, in breve si è al Rifugio Casati.
Ore: 2.     dislivello: 700 mt

Dalla Val Martello, raggiunto il Rif. Nino Corsi (2265 mt.), lungo facile sentiero si tocca la Vedretta Lunga del Cevedale e si perviene al Passo del Lago Gelato, dal quale in breve si giunge al Rifugio Casati.
Ore: 3.30 - 4.     dislivello: 1000 mt

Attrezzatura: posti letto 280 (compreso il Rif. Guasti), servizi igienici all'interno con docce, servizio ristorante, illuminazione elettrica.
Il vicino rifugio Guasti, che si trova poco più in alto, è utilizzato come Rifugio Invernale e, come tale, dispone di 20 posti letto.
Apertura:
primaverile: metà marzo - 10 giugno
estiva: 20 giugno - fine settembre
Telefono: 0342 935507     Cell: 339 4889791 

Tratto dalla guida Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

Bormio
Diga di S. Giacomo
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