Bormio-alta Valtellina: Passeggiate-escursioni per famiglie con bambini

Bormio: In Val dei Vitelli

La valle dei Vitelli è conosciuta soprattutto in primavera, per la bella discesa con gli sci che offre agli appassionati quando viene aperta la S.S. dello Stelvio. Ma non tutti sanno che d’estate presenta delle caratteristiche e degli scorci che la rendono molto invitante e senz’altro da prendere in considerazione come meta per una passeggiata. L’ambiente è tipicamente calcareo e molto selvaggio, anche se aperto. Le morene che i ghiacciai hanno depositato nel corso dei secoli, soprattutto quelli posti sul versante della cresta di Reit, sono imponenti. Assieme alla Val Zebrù, che è situata immediatamente a sud, è il regno degli stambecchi e dei camosci. La passeggiata è facile e le quote non sono elevate.

Sul versante di Spondalunga della strada dello Stelvio, al tornante precedente la II Cantoniera, si distacca il sentiero che porta in valle dei Vitelli. Esso si sviluppa in un ambiente molto bello, dominato a nord dalle creste calcaree del Filon del Mot. Dopo circa un chilometro si supera un facile gradino roccioso e poi, su pascoli alpini d’alta quota e sempre mantenendosi sulla sinistra salendo, si raggiunge il laghetto detto Mot, posto a 2450 metri di quota e dominante l’intera valle dei Vitelli.

Difficoltà: poco impegnativa
Dislivello: 200 metri – Quota di partenza: 2200 metri
Tempo: ore 2 – 2.30

 

Bormio: Ai laghi dello Scorluzzo

Questa piccola zona di montagna è stata teatro, nel 1915-1918, di intense battaglie, anche alla baionetta, tra gli alpini e i Kaiserjeger austriaci. Soprattutto all’inizio del conflitto, i combattimenti furono molto duri, con perdite di vite umane da entrambe le parti. La cima dello Scorluzzo rimase per tutta la guerra in mano agli austriaci, mentre gli alpini si attestarono a poche centinaia di metri sul Filon del Mot, che è quella teoria di creste che separa il Piano dello Scorluzzo dalla valle dei Vitelli. Oggi, su tutte queste montagne, ancora resistono al tempo ed alle intemperie i resti dei baraccamenti e delle trincee che quegli uomini costruirono e che vogliono, e devono, farci riflettere.

Giunti sulla piana della III Cantoniera dello Stelvio, sul lato opposto della montagna, appare evidente la strada costruita dagli alpini nella Grande Guerra, che porta all’ampia conca ove sono situati i laghetti dello Scorluzzo. Attraversato un ponticello sul torrente Braulio, la strada, ancora in ottimo stato, risale la costa con dolci tornanti sino ad arrivare al Piano di Scorluzzo ed all’alpeggio. Sul lato destro della conca (sinistra salendo) vi sono i laghetti, dominati da quella cresta rocciosa chiamata Le Rese.

Difficoltà: poco impegnativa
Dislivello: 300 metri – Quota di partenza: 2300 metri
Tempo: ore 3 – 3.30

 

Bormio: Dalla III Cantoniera a Forcola

La conca che si trova al di sopra della III Cantoniera dello Stelvio è molto ampia e la sua spaziosità non si riesce ad intuire completamente, percorrendo la S.S. 38. Solo raggiunta la IV Cantoniera si può vederne la grandiosità. La conca è molto soleggiata, trovandosi su di un versante completamente a meridione. Dalla Bocchetta di Forcola si può ammirare l’inusuale panorama sulla Val Forcola e sulla zona di Cancano.

Dalla chiesetta di S. Raineri, situata alla III Cantoniera dello Stelvio, si risale il soprastante versante della montagna andando a raggiungere in breve la stradina militare che porta, con dolci tornanti, ad un’ampia conca, anche denominata Pian de li Magenecia (Magena, in dialetto locale, significa pietraia). Il percorso, superati alcuni dossi e mantenendosi sempre sulla sinistra della conca, si porta con traversata non troppo faticosa alla bocchetta di Forcola,

Continua sulla guida cartacea …

Difficoltà: poco impegnativa
Dislivello: 450 metri – Quota di partenza: 2300 metri
Tempo: ore 4.30 – 5

Pagina precedente

 

Tratto dalla guida Passeggiate per famiglia e con i bambini in Alta Valtellina, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

Bormio
Diga di S. Giacomo
aaa
bormio