Una strada, tutta a tornanti porta da 1225 metri di Bormio, al verde della Valle del Braulio, fino alle bianche nevi dei 2758 metri del Passo Stelvio. Il Passo dello Stelvio segna il confine tra la Lombardia e l’Alto Adige con i suoi 2758 metri di altitudine è una delle strade più alte d’Europa. Da Bormio 36 tornanti e 4 gallerie permettono di superare gli oltre 1500 metri di dislivello lungo la spettacolare strada panoramica, che in 21,7 chilometri permette di risalire la Valle del Braulio. Una valle che si presenta all’inizio particolarmente chiusa, stretta e con diversi burroni che si fa più ampia dopo aver superato la II cantoniera dove si aprono ampi pascoli.
Al Passo Stelvio, dove da maggio ad ottobre sull’omonimo ghiacciaio è possibile effettuare lo sci estivo, si apre un panorama meraviglioso verso l’intero gruppo dell’Ortles-Cevedale. In particolare dal Passo si possono ammirare il Monte Cristallo (3434 mt.), la Cima Tuckett (3462 mt.), il gruppo del Madaccio (3428 mt.), la Cima di Trafoi (3565 mt.), la Punta Thurwieser (3652 mt.), il Monte Zebrù (3740 mt.) e l’Ortles (3905 mt.).
Una magnifica catena di cime da cui scendono numerosi e spettacolari ghiacciai che regalano uno scenario davvero grandioso, senza dubbio uno dei più belli di tutta la catena alpina. Al passo sono presenti numerosi bar, ristoranti e alberghi, il museo storico dedicato a Carlo Donegani, l’ingegnere progettista della Strada Imperiale dello Stelvio. Al passo si trova anche la sede della Banca Popolare di Sondrio. Caratteristici sono i numerosi chioschi che vendono ricordi e souvenir del passo.
La strada dello Stelvio venne inaugurata nel 1824; il primo albergo al passo venne costruito nel 1823. L’albergo bruciò completamente nel 1848. Un nuovo e più accogliente hotel venne costruito nuovamente soltanto tra il 1897 ed il 1899. Si trattava dell’hotel “Ferdinandshohe”; Verso il 1905 venne costruito l’hotel “Dreisprachenspitze”, in vetta alla Cima Garibaldi. Tutti e due gli alberghi furono distrutti nella Prima Guerra Mondiale. Il Passo Stelvio e tutte le cime dell’Ortles-Cevedale furono infatti teatro di aspre battaglie fra gli austriaci e gli italiani. Furono comunque gli austriaci che negli anni antecedenti la guerra fortificarono ulteriormente tutta la zona attorno al passo.
Gli austriaci conquistarono l’Ortles, il Gran Zebrù e la Cima Trafoi. Vennero realizzate gallerie nel ghiaccio lunge anche qualche chilometro. Ancora oggi non distante dal Rifugio Garibaldi (2843 mt.)
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Tratto dalla guida Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...