Livigno: Il giro panoramico delle Tée

Questo è un lungo sentiero che porta dal ponte della Calcheira all'inizio della Val Fedaria alla località Palipert di Livigno, immerso in verdi praterie pascolive e fitti boschi di conifere, attraverso una serie ininterrotta e molto suggestiva di "Tée" (baite, in dialetto livignasco) in legno e sasso: Plazéc, Tagliede, Plan, Rin, Poz, Pel, Borch e Florin. Attraversato in direzione nord l'abitato di Livigno (1816 mt.) ci si porta in prossimità di un semaforo collocato ad un quadrivio (a destra valico e lago del Gallo - confine italo svizzero - Munt la Schera; a sinistra centro Livigno). Proseguendo diritto si seguono le indicazioni per la Val Fedaria, dolce e lunga vallata ricca di limpide acque e di verdi pascoli che ha segnato profondamente, nei secoli, l'intera economia agricola del livignasco e dove attualmente sono presenti numerosi alpeggi disseminati di piccole "tée".

Prima di raggiungere il ponte della Calcheira, che permette di superare il torrente che scende lungo la Val Fedaria, in prossimità di un bivio si svolta a sinistra guadagnando, attraverso una carrettabile, un costone erboso che separa la Valle di Livigno dalla Val Fedaria. Dopo aver superato un paio di tornanti (tée Plazec) si sbuca a quota 1940 metri al di sopra di una serie di pianori erbosi che precedono le "tée" delle Tagliede (poco più avanti si incrocia una seggiovia che risale lungo il costone della Vetta Blesaccia (2796 mt.). Le baite delle Tagliede, a quota 2005 metri, sono situate sopra ad un panoramico balcone naturale che domina la parte centrale di Livigno. In prossimità di un ristoro si imbocca, verso sud, un sentierino a mezza costa che porta ad un altro piccolo gruppo di baite.

Aggirato un singolare costone erboso si raggiungono le costruzioni rurali delle tée del Plan (2000 mt.), assai suggestive e ben conservate. Prestando sempre attenzione sulle parti in discesa dei continui saliscendi ed in particolare al fondo sterrato, spesso sconnesso e sassoso, si trascura un sentierino anch'esso a mezza costa che perde quota (scende verso sinistra) e ci si innalza in modo graduale ad un isolato baitello (2023 mt.) da cui si discende per oltrepassare l'incassata valletta del rin da Rin. Poco più avanti, troviamo la téa omonima, situata a quota 2014 metri; a questo punto, portandosi dalla parte opposta della valletta, si guadagnano casolari rustici più a monte dai quali riparte, nuovamente, il sentierino pianeggiante a mnezza costa che permette di raggiungere le tée di quota 2008 mt. (tea di Poz). Qui ci si immette in una buona carrareccia dalla quale si possono ammirare, sul fondovalle, le caratteristiche costruzioni allineate di Livigno e le baite isolate nei prati sottostanti.

Valicato un torrentello si raggiungono le tée dal Pel, a quota 2007 mt. Trascurata la gippabile che scende, con un paio di tornanti, verso Livigno in località San Rocco, si continua a mezza costa attraverso un sentiero che attraversa una fascia di bosco andando a superare il Rin dal Gemel; in questo tratto il percorso, che si era finora mantenuto tra baite e praterie, diventa più movimentato, vallonato e solitario. Dopo aver attraversato un altro torrentello, il Rin dei Borch (quota 2000 mt. circa) dove è situata l'omonima téa, e dopo essere passati al di sotto della telecabina che porta da Livigno alla Vetta blesaccia, si risale attraverso un costone boscoso. Superatolo, ci si immette in altre due piccole vallette raggiungendo, così, le tée di Florin situate a quota 1923, oramai in prossimità della periferia Sud di Livigno.

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Lunghezza : 6600 mt     Tempo totale : 1.30 - 2 ore     Difficoltà  : facile

Tratto dalla guida Itinerari in Mountain Bike in Alta Valtellina, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...


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Diga di S. Giacomo
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