Santa Caterina Valfurva: Rifugio Forni

Sino alla fine dell'ottocento, ed ancor prima della costruzione della Capanna Cedeh (ora Pizzini), gli alpinisti che cercavano una base di partenza per le loro ascensioni nel Gruppo Cevedale - Tresero pernottavano alle "Baite del Forno" (2103 mt.), "assai polite e poste sopra un ripiano del monte, in mezzo a prati ridenti e di fronte alla vedretta meravigliosa". Era questa la dimora estiva della famiglia di Luigi Bonetti (li baita da Bonet, appunto), forte Guida Alpina forbasca detto "Colombin", accompagnatore abituale dell'Ing. Pogliaghi, il maggior esploratore del versante italico del Gruppo dell'Ortles, ed in seguito inseparabile Guida del famoso triestino Julius Kugy, che lo definì "il miglior amico sulla roccia e sul ghiaccio e compagno inseparabile sotto ogni punto di vista. Superiore a tutte le Guide Altoatesine!".

Successivamente in questa località fu costruito un grande albergo, dalla caratteristica struttura: l'albergo Buzzi. Nelle peregrinazioni dell'indimenticabile abate naturalista Antonio Stoppani non poteva non essere inclusa la visita a quei luoghi, dove si recava per cercare le pulci d'acqua, e che descrive con minuzia di particolari. Ed è interessante vedere come egli ricorda il suo incontro con l'albergo Buzzi, ora diventato Rifugio Forni: "ai piedi del celebre ghiacciaio, entro una specie di barriera di rupi arrotondate e quasi lisciate dalla sua antica estensione, il quale strisciandovi sopra in sua lenta mole le rodeva come farebbe una lima e le lisciava come non può meglio il più abile lapidario, torreggia sopra un masso l'albergo del Forno, ove gli escursionisti possono trovare ogni conforto". Continua poi spiegando in modo molto galanteche, grazie alla comoda posizione dell'albergo, "alla vista del ghiacciaio, che da qui non è che una partita di piacere, possono pigliar parte anche le signore senza nè forzare di troppo la morbidezza della loro muscolatura, nè rinunciare agli impedimenti meno indispensabili della toeletta".

L'albergo dei Forni fu costruito all'inizio del Novecento dalla intraprendente famiglia Buzzi, di Sondrio, che lo gestì per parecchi anni. L'imponente ghiacciaio dei Forni, le cui bellezze erano alla portata di chiunque distando solamente un quarto d'ora dall'albergo, era una attrattiva troppo forte per i numerosi "sciori" (signori) che frequentavano la rinomata stazione di S. Caterina Valfurva e che si curavano con le sue indimenticabili avque ferrugginose, scoperte fin dal 1698. Il binomio "bicchiere di acqua forta" e "visita alle guglie del Forno" era ormai diventato un classico per i numerosi "touristes" che, anche solo per breve tempo, volevano soggiornare in questo "coin du Paradis en Valteline" (come lo definì un illustre viaggiatore straniero nel 1872), e l'albergo Buzzi era una tappa obbligata, se non addirittura meta fissa offrendo, tra l'altro:l'Ufficio Postale, sale di lettura, gabinetto per sviluppo di fotografie e ...cura lattea.

Anche se oggi i tempi sono cambiati, il Rifugio Forni rimane sempre una base molto importante oltre che per gli sci - alpinisti, che in primavera hanno da qui a disposizione una rosa inimmaginabile di salitre, anche per gli amanti della natura. In particolare

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Quota: 2178 metri
Località: Valle dei Forni
Itinerario d'accesso: raggiungibile in automobile da Santa Caterina Valfurva (SO) lungo la strada asfaltata che porta in Val dei Forni (5.5 km). A piedi: ore 1.30; dislivello: 450 mt.
Attrezzatura: posti letto 70, servizi igienici all'interno con acqua corrente e 11 docce, servizio ristorante
Apertura: metà marzo - metà settembre
Telefono: 0342 935365  

Tratto dalla guida Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

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