Bormio : Escursione al Passo di Val Viola

Questa escursione prende avvio ad Arnoga (Valdidentro)che si trova a una ventina di chilometri da Bormio lungo la S.S. 301 del Foscagno che conduce a Livigno. L'escursione odierna porta il ciclo - escursionista alla scoperta della Val Viola bormina, chiamata così per distinguerla da quella "poschiavina" in territorio elvetico, attraverso la strada classica che percorre la vallata. Il toponimo Viola pare sia dovuto ad un malinteso dei cartografi dell'ottocento che cambiarono l'antico nome "Albiola", dal latino albus = bianco, in "Viola".

Imboccata la strada sterrata ad Arnoga raggiungiamo la verde radura dell'Alpe di Campo e continuiamo diritti a mezza costa in mezzo ai prati fioriti superando un piccolo torrente che proviene dalle sovrastanti baite di Stagimel (2194 mt.). Rientrati nel bosco, e proseguendo su un tratto in moderata salita, si raggiunge una piccola valletta dove si incontra il tracciato che sale a destra, ripidamente, all'alpe Funera (2241 mt.) e al selvaggio passo della Vallaccia. Proseguendo ancora si giunge nei pressi di un ampio parcheggio e dopo averlo superato, passando sopra ad un ponticello che scavalca lo spumeggiante torrente che scende dal passo della Vallaccia, si piega verso sud e dopo circa 1500 - 2000 metri si esce completamente dalla fitta vegetazione.

In prossimità delle baite di Caricci, situate a quota 1978 mt, tra i resti di un antico mulino è stata ritrovata una macina in pietra, testimonianza della coltivazione di cereali a quote, oggi, veramente impensabili e che potrebbe quindi dimostrare i cambiamenti climatici che sono avvenuti nel corso dei secoli. La sterrata diventa ora sconnessa e sassosa, immersa in un ambiente assai suggestivo, brullo e selvaggio, e si raggiungono le baite di Altumeira (2116 mt.), collocate a mezza costa sulle pendici del Pizzo della Valle, ove si trova un rifugio alpino. Oltrepassata la località di Altumeira il percorso diventa piuttosto ripido ed impegnativo e si giunge ad un bivio, situato a quota 2157 mt., in prossimità di una sorgente.

Prendendo a destra, si continua in decisa salita raggiungendo dopo alcune centinaia di metri la spaziosa zona ove è incastonato il lago di Val Viola. Proseguendo per un lungo tratto in piano, sempre con vista sul sottostante laghetto ricco di trote salmerine, si raggiunge l'ultimo tratto di mulattiera militare con fondo abbastanza buono che, attraverso pascoli e pendii erbosi, porta al Passo di Val Viola (2475 mt.), nei pressi del cippo di confine con la Svizzera. Il ritorno avviene lungo lo stesso percorso di andata, con una graduale discesa di grande soddisfazione per il ciclista. Al di sotto del valico, circondati da larici e pino cembro, si trovano gli stupendi e coloratissimi laghetti alpini della Val Viola poschiavina e del Saoseo dove si specchiano il Corno di Campo (3232 mt.) e il Paradisino (3302 mt.) da un lato, il Corno di Dosdè (3122 mt.) e il Saoseo (3263 mt.) dall'altro.

Il panorama che si gode dal Passo sulle vicine montagne del gruppo del Bernina è veramente incantevole.

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Lunghezza : 20000 mt     Tempo totale : 3 - 4 ore     Difficoltà  : moderatamente impegnativo

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Tratto dalla guida Itinerari in Mountain Bike in Alta Valtellina, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

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