Bormio - Valdidentro : Escursione Val Vezzola - Val Trela

Il luogo di partenzadella nostra escursione è un agglomerato di abitazioni che prende il nome di Sant'Antonio di Scianno, frazione della Valdidentro situata sopra ad una parete dolomitica chiamata "Crap de Scegn", da cui scende una cascata formata dal torrente Scianno che precipita a valle in prossimità di un anfratto. La leggenda narra che proprio in questa zona ci fosse un luogo speciale dove si riunivano le streghe del comprensorio; il punto è molto suggestivo e panoramico da cui si possono ammirare la Cima Piazzi e la Val Viola.


Sant'Antonio di Scianno è raggiungibile percorrendo la S.S. 301 del Foscagno che da Bormio porta a Livigno; giunti al bivio in prossimità di Fior d'Alpe si gira a destra seguendo la strada asfaltata che conduce alle Torri di Fraele, al piccolo lago delle scale ed alle dighe di Cancano e San Giacomo. Dopo poche centinaia di metri ignoriamo il tornante verso destra che porta a Cancano e proseguiamo diritti; giunti ad un raggruppamento di case incontriamo un bivio da cui è necessario svoltare a destra e dopo aver superato un paio di tornanti si prosegue a mezza costa fino ad incontrare una strada sterrata; proseguendo diritti, si arriva a Sant'Antonio nel giro di poche centinaia di metri. Oltrepassando questa piccola frazione attraversiamo un ponticello per arrivare ad un piccolo parcheggio ottimo per lasciare la nostra auto.

La salita iniziale impegna da subito il ciclo - escursionista; la strada si snoda attraverso un bosco che alterna zone di pascoli a piccoli insediamenti rurali. Superato un tratto molto ripido, la strada sterrata raggiunge l'alpe Gattonino (1840 mt.) ed incrocia la Decauville, altra strada sterrata di proprietà dell'AEM di Milano che scorre sopra ad un canale sotterraneo di derivazione che porta l'acqua dalla Val Viola alla diga di Cancano. Proseguendo diritto la strada ci conduce in Val Vezzola; quì la salita diventa a tratti piuttosto impegnativa, non tanto per i tratti ripidi quanto per il fondo della strada piuttosto sconnesso.

Dopo aver raggiunto un poggio panoramico, da dove è visibile la Valdidentro, aggiriamo un costone e ci immergiamo nella Valle Vezzola; dopo aver raggiunto e superate le baite di Vezzola (2091 mt.), il tracciato si fà più dolce e pianeggiante , attraversando la piana di Vezzola costellata da numerose baite di montagna. Continuiamo sul fondovalle e raggiungiamo un gruppo di casolari rurali situati a quota 2161 mt. ed una serie di prati e pascoli; seguendo diritti, sempre sul lato sinistro idrografico, la valle si chiude in una forra e da quì la mulattiera si trasforma in sentiero che porta, senza particolari difficoltà a parte un paio di tratti più ripidi, alla bocchetta di Trelina (2283 mt.), caratteristica e suggestiva sella che domina l'ampia prateria dell'Alpe Trela, i selvaggi pendii del Monte Pettin (2932 mt.) e la Cima Doscopa (2794 mt.).

Percorrendo agevolmente le tracce discontinue del sentiero raggiungiamo il sottostante alpeggio di Trela, situato a quota 2170 mt. ed i margini di un pianoro ricco di torba di origine lacuale; lasciando a sinistra il sentiero che porta verso lo sbocco della Val Corta, svoltiamo a destra e risaliamo una ampia valle ricca di pascoli. Risalendo un caratteristico piano inclinato erboso raggiungiamo la bocchetta di Trela (2349 mt.) dalla quale possiamo ammirare un panorama mozzafiato che include la Valfurva con il Pizzo Tresero e la Cima Piazzi. Ora il sentiero scende verso sud attraverso un ripido pendio e supera un tratto più scosceso dove i ciclisti devono portare a mano la bicicletta; una valletta conduce brevemente all'alpeggio di Vezzola


Continua sulla guida cartacea …


Lunghezza : 13350 mt     Tempo totale : 3 - 4 ore     Difficoltà  :moderatamente impegnativo

Consulta la mappa dell'escursione

 

Tratto dalla guida Itinerari in Mountain Bike in Alta Valtellina, © Alpinia Editrice, Bormio se vuoi acquistare la Guida clicca qui...

Bormio
Diga di S. Giacomo
aaa
bormio