Lo sci ha una storia molto antica: l'uomo utilizzava gli sci per muoversi sulla neve prima ancora di inventare la ruota. Nella caverna di Rodoy (Norvegia) gli archeologi hanno trovato disegni primitivi che rappresentano, seppur in forma stilizzata, uomini con gli sci ai piedi. Queste raffigurazioni sono databili fino a 3000 anni fa, così come i frammenti di tavole ritrovate in alcune località della Scandinavia e della Siberia.
Nato dall'esigenza di facilitare gli spostamenti in montagna durante i mesi invernali, lo sci ha tuttavia impiegato molto tempo a trovare una sua dimensione agonistica. Si comincia a parlare di competizioni sciistiche con connotati sportivi solo dalla seconda metà dell'ottocento, in Norvegia, mentre lo sci alpino è ancora più recente e risale ai primi anni del Novecento.
Nell'antica lingua Norvegese, infatti, il termine "skid" significava "ricoperto di pelle"; e proprio la pelle di foca o di renna veniva utilizzata per evitare che le tavole scivolassero all'indietro quando venivano utilizzate su percorsi in salita. C'è anche un'altra possibile origine del termine, anche questo di autrice Scandinava: "ski" indicava, infatti, un ceppo ricavato dalla parte più stagionata del tronco d'albero, e quindi, per estensione, gli sci.
In alcune zone c'era l'abitudine di utilizzare due tavole di diversa lunghezza; la più corta era deputata al movimento di spinta, mentre la più lunga garantiva lo scivolamento vero e proprio. quelli che utilizzavano sci di uguale lunghezza si davano la spinta utilizzando un bastone o una lancia, attrezzi divenuti poi i comodi bastoncini da sci.
Come molte altre discipline sportive, anche lo sci ha un "passaggio" militare nel suo percorso verso la modernità. I Norvegesi, nel diciasettesimo secolo, organizzavano competizioni finalizzate all'allenamento delle giovani leve. Le specialità erano, ovviamente, di chiara impronta militare: il tiro col fucile in corsa (antenato del biathlon), la discesa libera, una gara di fondo da disputare con zaino e baionetta. Anche la prima gara a carattere non militare è stata disputata in Norvegia: re Harald fu sconfitto da uno dei suoi guerrieri durante una sfida sugli sci.
Di sci in senso moderno si comincia a parlare nella seconda metà dell'Ottocento: nel 1860 è sempre il re di Norvegia a mettere in palio una coppa durante una gara disputata ad Oslo, mentre nel resto d'Europa la diffusione della disciplina è successiva. Curioso è l'aneddoto relativo all'introduzione dello sci in Italia: nel 1897 l'ingegnere Adolf Kind, imprenditore Svizzero, di ritorno da uno dei suoi viaggi, portò a Torino un vecchio modello di sci in frassino.
Si racconta che le persone che vedevano scendere Kind dai pendii di Bardonecchia, rosso in viso e con una fluente barba bianca al vento, gridavano spaventati:"il diavolo! il diavolo!".
aaa